a cura di Anne Alessandri
Allontanare, sparire, rendere invisibili, occultare sono concetti che evocano l’eclissi.
Allontanarsi dalla propria storia, dalla propria terra, dalle proprie origini e nascondersi, rendersi invisibili occultando il presente e da lì nasce la metafora di quella umanità alla ricerca di un nuovo Eldorado: l’occidente del nuovo millennio, quel mondo opulento e ricco, faro della civiltà ma al medesimo tempo contraddizione dei suoi stessi principi.
Come un’Eclissi che ci affascina ma che annienta ogni razionalità scientifica. Questo “esodo” planetario porta/trascina con la sua ombra le paure, l’ignoranza e le superstizioni; oggi il mondo occidentale vive questo spostamento con la stessa condizione di attesa/stasi che destabilizza il nostro ciclo solare e dunque vitale.
In questa attesa/stasi produciamo statistiche, numeri e percentuali usati per nascondere, occultare, mascherare una realtà più profonda e primordiale che è il continuo esodo dei popoli e dell’uomo nel corso della sua storia. L’evoluzione stessa è passata e passa attraverso lo spostamento di intere popolazioni, nazioni o etnie vissuto a volte come un’invasione, altre volte come conquista, altre come fuga.
Le migrazioni sono spinte dai cambiamenti climatici e conseguenti trasformazioni o desertificazione dei territori, guerre, persecuzioni o solamente per la volontà di cambiamento del proprio destino in un altrove, oltre un mare, una montagna, oltre il deserto o oltre un muro.
L.B.